La Cucina Italiana è Patrimonio dell’Umanità!

La Cucina Italiana è Patrimonio dell'Umanità: una responsabilità e una sfida per la Formazione Alberghiera.

Il 10 dicembre la cucina italiana è stata ufficialmente riconosciuta come bene immateriale dell’UNESCO, un risultato unico che conferma il valore universale della nostra tradizione gastronomica. Questo riconoscimento porta con sé una grande responsabilità: oggi più che mai i professionisti del settore devono essere custodi attenti dell’eccellenza italiana, conoscendo a fondo prodotti, territori, tradizioni e cultura, elementi che ogni piatto porta con sé.

In questo percorso, un ruolo determinante è affidato agli Istituti Alberghieri, luoghi nei quali si formano le nuove generazioni di cuochi, pasticceri, operatori di sala e manager dell’ospitalità. A Spoleto, dall’ormai lontano 25 ottobre 1965, il punto di riferimento per questa formazione è l’Istituto Alberghiero “G. De Carolis”, che proprio quest’anno ha celebrato il suo anniversario ricordando come la sua identità sia da sempre fondata sulla preparazione tecnica e culturale degli studenti.

Sessant’anni fa furono il Festival dei Due Mondi, le esigenze degli artisti e del pubblico internazionale, e la visione lungimirante di personalità come De Carolis, Galli, Dominici e Luchetti a scegliere Spoleto come luogo ideale per la nascita di una scuola professionale alberghiera. Oggi la sfida non è più soltanto rispondere a un pubblico mondiale: è essere protagonisti in un mondo globale.

Riprendendo le parole della Dirigente Scolastica Roberta Galassi durante le celebrazioni dell’anniversario:

“Il futuro del nostro Istituto è stato fondato nel 1965 e devo dire che noi ci sentiamo profondamente pensati dai padri fondatori; sentiamo profondamente che nel momento in cui l’Istituto Alberghiero di Spoleto è stato fondato, nel 1965, non si è pensato solo a quel presente, ma si è pensato a un futuro che siamo anche noi.”

Oggi il “De Carolis” continua a guardare con decisione al futuro, rinnovando non solo attrezzature, laboratori e tecnologie, ma soprattutto la didattica e le metodologie di apprendimento. L’istituto punta sull’interdisciplinarità, sull’internazionalizzazione, sullo sviluppo di competenze trasversali e su una visione olistica dell’educazione, nella quale la crescita umana e professionale procedono insieme.

Con il riconoscimento UNESCO alla cucina italiana, questo impegno assume un valore ancora più forte: formare professionisti capaci non solo di cucinare, ma di trasmettere cultura, valorizzare il territorio e portare nel mondo l’autenticità della tradizione italiana.