Sclerosi Multipla: un incontro per conoscere

Il 15 marzo, l'incontro con l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla è stata l'occasione per conoscere una malattia ma, soprattutto, un modo di viverla.

L’incontro con Annarita Rondoni e Alessandro Marsili, presidente provinciale AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) è riuscito a toccare il cuore e la mente degli studenti e studentesse del 3AE, 3AS e 4AE, anche con due parole “compassione” e “resilienza”.

Francesco, infatti, sottolinea come dall’incontro e con l’incontro con Annamaria e Alessandro, abbia acquistato un significato nuovo, rispetto all’uso abituale, il termine “compassione”, riuscendo così a penetrare nel cuore della radice etimologica e del significato che attraversa i secoli e le culture.

In Michela è rimasta impressa la forte voglia di vivere felicemente; nonostante la malattia Annarita e Alessandro conducono una vita normale, hanno famiglia, figli, nipoti, vanno a fare compere in autonomia….adesso aspetta il secondo incontro quando si parlerà di “come io mi sento”.

La giornata del 15 marzo è la prima di un percorso che prevede il prossimo appuntamento il 19 aprile.

(*)L’incontro con l’associazione AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) è stato fortemente voluto dal Prof. Daniele Bianchini la cui zia ha sofferto della malattia. Le classi 3AE, 3AS e 4AE hanno incontrato due volontari dell’AISM che hanno presentato l’Associazione e illustrato il progetto “Che cosa è la sclerosi multipla”
Il volontario Alessandro Marsili, detto “Pugio” a cui è stata diagnosticata la malattia il 19 maggio del 2009, amico del prof. Bianchini dal 1992 nella Foligno della Quintana, delle taverne, ambiente formativo per eccellenza di tante generazioni di giovani, ha tenuto attenta e interessata la platea dei giovani per ben tre ore, parlando di malattia, ma soprattutto di resilienza e di rispetto, valori importanti per vivere bene ed in pienezza la vita che è come una strada, con salite, discese, ostacoli che bisogna saper affrontare. Si è parlato di disabilità, ma non con la tristezza che ci si aspetterebbe viste le tematiche trattate, ma con il sorriso e la serenità che contraddistingue chi affronta la vita senza piangersi addosso, senza chiedersi “Perché a me?”. I due volontari hanno raccontato la propria esperienza focalizzando l’attenzione sull’educazione, sul rispetto, sulla voglia di ridere che non deve mai venire meno, “Bisogna vivere la vita non con paura, ma con timore” scoprendo la bellezza del fare qualcosa per gli altri. Si è parlato di servizio civile che può essere svolto nell’ambito dell’AISM, un’opportunità formativa per molti giovani da non perdere. Si è trattato dunque di un incontro/ lezione di educazione civica interessante ed entusiasmante cui seguirà un secondo incontro il 19 aprile per provare il Kit come mi sento.
Chi volesse documentarsi sulla malattia può farlo sul sito http://www.aism.it

(* si ringrazia la professoressa Maria Luisa Quarsiti per il prezioso contributo)

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