Pro o contro? We Debate

Al De Carolis, da tre anni gli studenti si confrontano con il debate, grazie alla cattedra di Potenziamento della professoressa Scardabozzi,.

di Tania Scardabozzi.

“Questa assemblea crede che l’obbligo di indossare una divisa scolastica uguale per tutti gli studenti e le studentesse possa risolvere il problema dell’adeguatezza dell’abbigliamento nelle scuole”; questa è la mozione dibattuta dalle squadre pro e contro della classe 3 B Sala e 3C Enogastronomia, il giorno 16/02/2024, presso la sede centrale del nostro Istituto. L’Istituto “Giancarlo De Carolis” sta infatti sperimentando, nell’ambito delle attività di potenziamento dell’offerta formativa, il Debate e gruppi di alunni di varie classi, si stanno confrontando, attraverso il dibattito, su varie tematiche inerenti l’educazione civica, l’attualità, argomenti di interesse e di studio.

Che cos’è il Debate? E’ una metodologia didattica innovativa per acquisire e rafforzare competenze trasversali; consiste in un confronto fra due squadre di studenti (pro e contro) che sostengono e controbattono una determinata mozione inerente una tematica scelta. Dall’individuazione dell’argomento prende il via la preparazione del dibattito che, essendo una discussione formale, dettata da regole e tempi precisi, richiede l’approfondimento del tema individuato, attraverso una ricerca e una documentazione accurata, nonché una fase successiva di riflessione e di costruzione delle argomentazioni a favore e contro la mozione.  La fase di preparazione del Debate è tanto importante quanto quella espositiva, pertanto il dibattito vero e proprio è stato realizzato dalla classe 3 BSCE, dopo un percorso introduttivo che ha impegnato gli alunni, in orario curricolare, durante alcune ore di lingua e letteratura italiana e svolto in compresenza, dalle Professoresse Annapaola Tagliavento e Tania Scardabozzi.

Perché utilizzare il Debate? Nelle scuole, nei college, nelle università degli USA e in quelle inglesi, il Debate è una pratica didattica da tempo consolidata; da qualche anno anche molte scuole in Europa e in Italia hanno inserito il dibattito nelle attività curricolari. L’utilizzo di questa metodologia, soprattutto se impiegata in modo sistematico, favorisce infatti lo sviluppo ed il potenziamento di importanti competenze: competenze linguistiche, logiche, relazionali, di public speaking e di ascolto attivo, di ragionamento, di argomentazione, di ricerca e di selezione di informazioni da fonti attendibili… Il Debate inoltre, allena la mente a non fossilizzarsi su opinioni superficiali, ma promuove efficacemente il pensiero critico, stimola gli studenti ad argomentare, nella consapevolezza della necessità di giustificare e rafforzare ogni affermazione proposta, attraverso delle evidenze come studi, pareri autorevoli, dati statistici.

Gli speakers delle due squadre: Romitelli, Sabatini, Fondi (squadra Pro), Tani, Moretti, Djelili (squadra contro), si sono avvicendati nel dibattito presentando le argomentazioni per sostenere la loro posizione e confutare quella dell’altro gruppo; al termine degli interventi, nel rispetto delle regole del protocollo World School Debate, sono state ascoltate le arringhe finali degli alunni Nardi e Bilaci.

Sono state più convincenti le argomentazioni proposte dalla squadra pro o contro? La giuria, composta dalle docenti coinvolte nel progetto e da alcuni alunni della classe, ha valutato, sulla base di una griglia predisposta, i contenuti esposti, lo stile-esposizione e la strategia di ciascun speaker.

È risultata vincitrice, per pochi punti di differenza, la squadra pro, ma hanno vinto soprattutto l’impegno e la partecipazione attiva di tutti gli studenti e studentesse, il desiderio di voler sperimentare nuove metodologie in cui gli alunni abbiano realmente un ruolo attivo.

Complimenti a tutti gli studenti che si sono messi alla prova nei vari ruoli: speaker, membro della giuria, cronometrista, componente dei gruppi di lavoro per la preparazione ed organizzazione degli interventi…al prossimo Debate!

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