L’arte concettuale di James Lee Byars ha ispirato la sala, la tavola e i piatti della giornata conclusiva del Modulo PNRR – Cibo e Arte: Arte a Tavola.
Guidati dalle opere dell’artista americano, gli studenti e le studentesse del 3B Sala, 3 B e 4 B eno, hanno deliziato la vista e il palato con un menù e una mise en place raffinata e apprezzata in tutti e con tutti i sensi.
La professoressa Roberta Testaguzza e il professor Mirco Caroli hanno diretto la trasposizione da arte visiva a ingredienti visivi dell’opera di James Lee Byars, in modo sapiente tanto da essere apprezzata da tutti i commensali.
Il rosso, l’oro, il nero di James Lee Byars, uniti alle forme geometriche delle sue installazioni, hanno dato vita ad un allestimento “semplicemente” intenso: al centro della tavola, pochi oggetti ma fortemente evocativi hanno dialogato con le portate del menù.
Le rose sono state trasposte nei due panini, uno dorato e l’altro bronzato, e poi nel salmone; le forme sferiche e i parallelepipedi sono stati “costruiti” con patate, ravioli, sacher e confetti in un continuo rimando di significati tra diversi modi di interpretare l’arte, in contesti diversi.
La conclusione del progetto è stata un vero e proprio inno alla bellezza con la finalità di indicare agli studenti e alle studentesse un modo di interpretare la professione che va oltre l’esecuzione di una ricetta o il preparare la tavola.
Mai come in questa occasione, la lezione si è basata su un ingrediente imprescindibile: la creatività. Più che mai, anche nelle materie professionali, per una formazione eccellente occorre esercitare e affinare la creatività dei futuri chef e maitre. Se la tecnologia può sostituire parte del lavoro anche in sala e cucina, la creatività umana è difficile da superare o ricreare anche con l’Intelligenza Artificiale.
La giornata di oggi ha evidenziato, nella sua piacevolezza, proprio il primato della creatività e come il sapere possa dare un sapore diverso alla quotidianità!
Emanuela Valentini Albanelli