Storia: un laboratorio per capire l’emigrazione

Il 12 aprile, il De Carolis ha parlato di emigrazione agli studenti del II attraverso la visita al museo di Gualdo Tadino.

E’ stata una bella sorpresa per i ragazzi e le ragazze delle classi II scoprire il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti a Gualdo Tadino.

Per la prima volta, il “De Carolis” ha portato gli studenti a riflettere su un problema molto attuale, storicizzando il fenomeno. Il Museo di Gualdo Tadino, partendo da oggetti, foto, video, scritti, ha proposto ai visitatori un percorso che li ha condotti a mettersi nei panni dei migranti, di chi arriva straniero in una Nazione, spinto dalla povertà.

Per gli studenti è stato molto interessante visitare i tre piani del Museo e comprendere alcune dinamiche ancora attuali. Francesco, per esempio, è rimasto colpito dal modo di trovare la manovalanza da inviare in Belgio o in America: nelle città italiane, accattivanti fogli promettevano lavoro e guadagni facili all’estero, ma la realtà con cui i migranti si scontravano era ben diversa e tutte le parole si dimostravano alla luce dei fatti, vane promesse.

 

 

 

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